Ortopanoramica dentale: quando va effettuata?

ortopanoramica dentale


Parliamo di ortopanoramica dentale: che cos’è e quando deve essere effettuata? Scopriamo i dettagli grazie agli esperti di Studio Dentistico Cremona.

Che cos’è l’ortopanoramica dentale

L’ortopanoramica dentale è un esame radiografico che viene chiamato anche con i nomi di “radiografia panoramica delle arcate dentarie” e “ortopantomografia”.

Grazie ad essa si possono individuare casi di parodontite, presenza di carie, lesioni ai tessuti interni del dente e altre problematiche a carico dei denti e delle strutture della bocca.  

Si tratta di un esame che è assolutamente indolore e che non è rischioso: le moderne tecnologie digitali riducono, infatti, in modo notevole l’esposizione del paziente ai raggi X rispetto ai macchinari più obsoleti.

Ortopanoramica dentale: quando va effettuata

Ma quand’è che l’ortopanoramica dentale si rivela necessaria?  Viene, in genere, richiesta dal dentista per valutare la salute dei denti, delle ossa mandibolari e mascellari, nonché delle articolazioni.

Questa va effettuata quando è necessario verificare l’allineamento delle arcate, la presenza di carie, la presenza di denti non erotti, la posizione dei denti del giudizio in vista dell’estrazione.

L’ortopanoramica dentale si svolge in ambito ambulatoriale. Il paziente deve solo poggiare la testa sui supporti del macchinario, secondo le indicazioni del dentista.

Il macchinario ha un braccio rotante che raccoglie le immagini radiografiche e le trasmette ad un dispositivo affinché possano essere anche stampate su pellicola, qualora lo si ritenga necessario. L’unica cosa che deve fare il paziente è cercare di stare immobile per circa 20-30 secondi.

L’esame radiologico non è doloroso e non è invasivo: non richiede, infatti, nessuna preparazione specifica. Dovremo soltanto evitarlo se ci troviamo in stato di gravidanza; inoltre, sarà necessario eliminare oggetti metallici sul nostro corpo (piercing e orecchini), eventuali protesi dentali e dentiere.

Vuoi ulteriori informazioni su quando effettuare un’ortopanoramica dentale o vuoi semplicemente prenotare una visita dentistica? Puoi contattare lo Studio Dentistico Cremona.

Bruxismo bambini: quali sono i segnali

bruxismo bambini

Quali sono i segnali che possono farci capire che il nostro bambino/a soffre di bruxismo? Vediamoli assieme in questo articolo.

Bruxismo nei bambini: una problematica molto frequente


Il bruxismo è un problema frequente non soltanto nei bambini, ma anche negli adulti. Si tratta di un disturbo che apporta un’attività incontrollata e ripetitiva dei muscoli addetti alla masticazione ed avviene soprattutto di notte.

Si stima che sia molto frequente nei bambini in età scolare, soprattutto tra i 5 ed i 7 anni, così come nei ragazzi tra gli 11 e i 12 anni. Può essere, inoltre, un disturbo ereditario e spesso è più frequente nei maschi che nelle femmine.

Generalmente si riconosce poiché la persona che digrigna i denti effettua un particolare rumore ripetitivo e metallico, specialmente mentre dorme. Esistono, però, altri segnali per capire se il nostro bambino soffre di bruxismo oppure no.

Pensiamo, ad esempio, ad una stanchezza eccessiva ed immotivata, che potrebbe essere dovuta al fatto che il bambino la notte non riesce a dormire bene. Inoltre, chi soffre di bruxismo può soffrire di irritabilità al risveglio oppure può presentare microrisvegli.

Infine, è possibile che si soffra di affaticamento di tutti i muscoli che sono deputati alla masticazione, nonché all’usura dei denti e alla presenza di mal di testa continui.

Cause del bruxismo nei bambini: quali sono

Ma quali possono essere le cause del bruxismo nei bambini? Le vere e proprie cause dell’insorgenza del disturbo, in realtà, sono ancora sconosciute.

Esistono, comunque, dei fattori che possono incidere, come ad esempio quelli psicologici legati all’ansia e allo stress, ma anche dei fattori locali, spesso legati a disturbi del cavo orofaringeo. Infine, possono incidere anche i fattori genetici.

Pensi che il tuo bambino soffra di bruxismo e arginare il problema prima che i danni si ripercuotano sui denti? Puoi contattare lo studio dentistico Cremona. La pedodonzia è una delle nostre aree di competenza e grazie ai nostri esperti in odontoiatria, il tuo bambino sarà in buone mani per il trattamento del bruxismo e dell’igiene orale in generale.

Sbiancamento laser e led: che differenze ci sono?

sbiancamento laser e led

Lo sbiancamento dentale è uno dei trattamenti estetici più richiesti al dentista. Entriamo nel merito delle due tecniche più utilizzate: led e laser. Che differenze ci sono?

Conosciuto anche con il nome di bleaching dentale, lo sbiancamento dentale è un tipo di trattamento estetico volto a ripristinare il colore bianco dei denti. Le tecniche con cui viene effettuato hanno conosciuto negli anni una profonda evoluzione, tanto che oggi si parla di sbiancamento laser e led.

Avere dei denti bianchi e senza discromie è il sogno di molti e l’ideale estetico a cui si tende quando si pensa ad un bel sorriso smagliante. A minare il colore dei denti entrano in gioco molti fattori, tra cui l’età, il naturale invecchiamento dello smalto e le abitudini alimentai non sempre corrette dei soggetti.

Grazie al trattamento di sbiancamento è possibile riportare i denti al loro colore originario e soprattutto uniformare eventuali discromie.

In questo approfondimento il dottor Pietro Cremona e il suo staff di professionisti ti aiuterà comprendere le differenze tra i due trattamenti più utilizzati: sbiancamento laser e sbiancamento led.

Sbiancamento dentale laser

Il laser viene largamente impiegato in ambito dentale e per quanto riguarda l’estetica dentale garantisce risultati particolarmente apprezzati.

Il fascio laser attiva il perossido di idrogeno, una sostanza che viene applicata sui denti prima del trattamento. Questa reazione provoca la liberazione dei radicali liberi che corrodono lo smalto superficiale del dente facendo emergere nuovo smalto immacolato.

Le tipologie di laser più diffuse per questo trattamento sono il laser a diodi e il laser ad Argon, molto vantaggiosi perché non provocano innalzamento della temperatura all’interno della bocca.

Sbiancamento dentale led

Anche la tecnologia led è entrata a far parte dei trattamenti dentali, in sostituzione delle ormai obsolete lampade UV.

Anche in questo caso il trattamento prevede l’applicazione di un prodotto corrosivo che si attiva in presenza della luce blu della lampada led.

Lo sbiancamento con luce led impiega più tempo per agire e garantire un risultato visibile e gradevole; se eseguito da un professionista però il trattamento non provoca danni allo smalto dei denti.

Vorresti un sorriso più bianco e naturale? Contatta lo Studio Dentistico Cremona e prenota un appuntamento per uno sbiancamento dentale.

Quando fare la prima visita dal dentista

prima visita dal dentista

Parliamo di prima visita dal dentista. Quando può essere più opportuno farla? Scopriamolo grazie agli esperti di Studio Dentistico Cremona.

Prima visita dal dentista: quando

La prima visita dal dentista, per i bambini, è molto utile per iniziare a familiarizzare con uno studio dentistico. Dal punto di vista dei genitori, invece, risulta molto utile per avere i primi consigli in ambito di pulizia dei denti dei figli.

Si consiglia, generalmente, una prima visita al compimento dei tre anni, cioè quando ormai la dentatura decidua (i denti da latte) è completa. È, inoltre, possibile programmare alcune visite precedenti, per controllare la salute del cavo orale e non solo.

Gli scopi della prima visita dal dentista sono differenti: in primo luogo, come abbiamo precedentemente detto, servirà per abituare i bambini alla figura del dentista. Servirà, inoltre, a verificare che i denti siano sani e per rendersi conto della presenza di eventuali problematiche prima del tempo, oltre che ricevere consigli su igiene e sulla prevenzione. 

Come avviene la prima visita dal dentista

Vediamo, adesso, come avviene nel dettaglio la prima visita dal dentista. Come prima cosa, il professionista raccoglie le informazioni sullo stato di salute del paziente. Successivamente, verrà visitato nel dettaglio il cavo orale e verranno osservati in modo particolarmente accurato i denti, le gengive e la conformazione delle arcate. 

Se necessario, è possibile che il bambino venga sottoposto ad una panoramica dentale, che può essere anche abbinata ad una TAC 3D, oppure ad una radiografia. Infine, il dentista dovrà valutare anche l’elemento estetico, cioè l’armonia del sorriso e l’eventuale presenza di denti che stanno crescendo in modo non corretto.

Sarà necessario anche controllare la presenza di eventuali carie (molto frequenti nei bambini) e lo stato gengivale del paziente, onde evitare la presenza di infiammazioni.

Stai cercando uno studio dentistico a Biella in cui portare il tuo bambino per una prima visita dentistica? Contatta lo Studio Dentistico Cremona. Ci occupiamo di diversi trattamenti, tra cui endodonzia, pedodonzia, trattamenti di prevenzione e ortodonzia.

Le cause della necrosi dentale

necrosi dentale

Oggi parliamo di necrosi dentale, una condizione che porta ad un danneggiamento del dente ma che può essere curata grazie a tecniche conservative o estrattive.

La condizione di necrosi dentale è una situazione piuttosto estrema che può colpire il dente. Coinvolge infatti la polpa, cioè la parte molle interna al dente, la parte vitale composta da vasi sanguigni e nervi.   

La polpa dentale è fondamentale per portare al dente ossigeno e sangue. Nel momento in cui si danneggia in modo irreversibile, il dente va incontro ad una lenta necrosi.

Vediamo in questo approfondimento con gli esperti di Studio Dentistico Cremona quali possono essere le cause legate alle necrosi dentale e quali sono le tecniche utilizzate per fermare l’avanzata della patologia.

Necrosi dentale: le cause

Le cause che possono portare alla morte del dente e alla degradazione dei tessuti sani sono diverse. Possiamo riassumerle principalmente in due gruppi: traumi e infezioni.

Un trauma che coinvolga anche i denti, come una caduta o un colpo, può interrompere il flusso di sangue ai denti. 

In molti casi anche una carie non curata rappresenta un pericolo per la salute dell’intera bocca. La carie, infatti, può trasformarsi in pulpite ovvero un’infezione della polpa che, se non individuata e curata tempestivamente, può evolvere in necrosi.

Da qui l’importanza di adottare una quotidiana igiene orale, per evitare problematiche come questa.

I campanelli d’allarme che indicano la degenerazione dei tessuti del dente non sono sempre così evidenti anche se alcuni sintomi caratteristici devono portarci a rivolgerci subito ad un dentista: 

  • Dolore localizzato
  • Cambio di colore del dente

Il dente tende infatti a virare verso un colore giallo/grigio. Il colore nero del dente indica uno stadio avanzato della necrosi. 

Anche il dolore varia in base all’avanzamento della necrosi. All’inizio potrebbe anche essere inesistente e aumentare nel corso del tempo, se non curato.

Cerchi uno studio dentistico a Biella?

Puoi rivolgerti allo studio del dottor Cremona: grazie al supporto di diversi professionisti nel settore odontoiatrico, siamo in grado di prenderci cura a 360° della salute della bocca.

Se sospetti la presenza di una necrosi o di una carie, puoi richiedere un appuntamento: attraverso una visita specialistica presso il nostro studio dentistico di Biella sapremo individuarne le cause e suggerire il metodo di intervento più efficace.

In base alla situazione specifica del paziente, i trattamenti possono essere due: la devitalizzazione del dente, che consente di mantenere intatto l’elemento dentale in ottica conservativa, oppure l’estrazione in quei casi in cui il dente non può essere salvato. In questo secondo caso si ricorre poi a tecniche di implantologia per ripristinare l’elemento dentale mancante, ripristinando sia l’estetica che la funzione. 

Contatti qui per maggiori informazioni e per prenotare un appuntamento.

Come prevenire la carie

come prevenire la carie

La carie può colpire a qualunque età: ecco alcuni consigli pratici per prevenirne la comparsa.

Ne parliamo in questo articolo di approfondimento con il dottor Pietro Cremona, medico chirurgo odontoiatra a Biella. Sapere come prevenire le carie è una cosa preziosa per adulti, ragazzi e bambini, al fine di avere una bocca sempre sana.

Nei nostri approfondimenti abbiamo spesso parlato di igiene orale e di come eliminare efficacemente il tartaro dai denti. Quella della carie è una questione seria che colpisce moltissimi pazienti: i consigli degli esperti del nostro studio dentistico sono di supporto ai tanti pazienti che da un momento all’altro si ritrovano con un dolore, spesso anche molto forte, ai denti.

Un controllo alla poltrona è sicuramente in grado di dare una risposta più accurata. Presso il nostro studio dentistico di Biella disponiamo di tutte le attrezzature per eseguire diagnosi e per effettuare terapie o interventi che eliminino la carie.

Quando si parla di carie è però la prevenzione a giocare un ruolo primario; ecco quindi alcuni consigli per evitarne la formazione.

Prevenzione carie: ostacola la formazione della placca

La carie si forma a causa di un accumulo di placca e tartaro sui denti. Questi elementi si formano nella bocca ogni volta che mangiamo o beviamo e sono costituiti da batteri che a lungo andare eseguono un’azione corrosiva sull’elemento dentale.

Cosa comporta ciò? La demineralizzazione dello smalto, l’indebolimento di alcune aree del dente e la conseguente formazione di un buco nel dente.

Se la cavità diventa profonda e raggiunge la polpa dentale, oltre ad essere molto dolorosa, può provocare la caduta del dente.

Prima però di arrivare al punto di rimuovere il dente, è opportuno prendersi cura della propria igiene orale ostacolando la formazione della placca.

Prevenire la carie con l’igiene orale

Ecco un elenco di buone abitudini da adottare ed inserire nella cura della propria bocca e dei propri denti, per evitare la formazione della carie:

  • Lava i denti almeno 2 volte al giorno
  • Pulisci gli spazi interdentali con il filo
  • Riduci il consumo di cibi molto zuccherati o ricchi di amido

La visita con i nostri dentisti servirà anche a valutare l’applicazione di sigillanti dentali o interventi più invasivi come devitalizzazione, che consente di eliminare la carie nel momento in cui è già presente ma di conservare l’elemento dentale.

Contatta qui il nostro studio dentistico di Biella per un appuntamento.

Rimozione denti del giudizio: quando è necessario?

rimozione denti del giudizio

I denti del giudizio iniziano a spuntare tra i 16 e i 25 anni. Si sente spesso parlare di estrazione di questi elementi dentali: ma quando effettivamente vanno rimossi?

Lo vediamo in questo approfondimento con i dentisti di Studio Dentistico Cremona a Biella. Iniziamo col dire che la rimozione dei denti del giudizio deve essere valutata attentamente dal dentista: è infatti una condizione totalmente soggettiva e non è detto che sia necessaria un’estrazione.

I denti del giudizio, infatti, se spuntano negli spazi adeguati, non arrecano alcun fastidio o problema.

I problemi si verificano nel momento in cui vi sono altre condizioni che non consentono a questi denti di posizionarsi nella giusta sede o addirittura di erompere.

L’evoluzione umana ha certamente contribuito ad una minore necessità di questi elementi all’interno della bocca: al giorno d’oggi non mangiamo più cibi e alimenti molto duri e crudi e le esigenze masticatorie sono cambiate.

Anche mascella e mandibola hanno ridotto le loro dimensioni nel corso dell’evoluzione: assottigliandosi, si è ridotto anche lo spazio all’interno della bocca.

Vediamo quindi con il dott. Pietro Cremona in quali casi è necessario estrarre i denti del giudizio, sempre però con la consapevolezza che solo attraverso una visita dentistica è possibile valutare questa opzione.

Rimozione denti del giudizio: quali sono le condizioni

Come abbiamo detto, la rimozione dei denti del giudizio non accomuna tutti i pazienti. Ci sono infatti persone che convivono tranquillamente con i denti del giudizio, senza che questi costituiscano un problema.

Ci sono infatti delle condizioni per le quali il dentista decide di procedere con l’estrazione. Vediamole brevemente di seguito:

  • Per necessità ortodontiche, ovvero per creare spazio all’interno della bocca in modo da recuperare spazio e riposizionare tutti i denti se è presente una condizione di affollamento dentale;
  • A causa della conformazione del cavo orale, se non c’è spazio sufficiente affinché i denti del giudizio spuntino spontaneamente;
  • Quando sono orientati in maniera errata;
  • Quando causano carie ai molari adiacenti;
  • Quando i denti del giudizio compaiono solo parzialmente nell’arcata:
  • Se sono responsabili della formazione di tasche parodontali e riassorbimento osseo, ovvero causano piorrea.

Esiste un’età migliore per estrarre i denti del giudizio?

I denti del giudizio possono essere estratti a qualunque età: certo è che intervenire su un dente ancora non completamente sviluppato è più semplice e prevede meno complicanze.

Il consiglio è quindi quello di procedere già da adolescenti se si presentano le condizioni necessarie all’estrazione. In questi casi una radiografia dentale è propedeutica per una corretta diagnosi.

Contatta qui il nostro studio dentistico di Biella per prenotare una visita.